1-
Politica e tassazione degli
immobili anche vincolati
In soli tre anni si è assistito allo
stravolgimento del sistemazione tassazione casa. Dietro un imperativo
opportunamente nascosto che la stessa proprietà della casa è un furto. Sembra
di far rivivere Proudon e ahimè perfino Bettino Craxi che un po’
pappagallescamente per guadagnare facili consensi popolari soprattutto negli
ambienti In declamò: la proprietà è un furto. E furono distribuite copie del
libro di Proudon la proprietà è un furto.
Molte cattedre universitarie fecero fare tesi di
laurea sull’argomento.
Ma adesso entriamo effettivamente nel nostro
argomento.
Il problema della casa fino a poco fa ristagnava
per chi lo voleva stravolgere con un colpo solo, adottando la dizione prima
casa o avere più di una casa.
Per definizione quindi gli italiani venivano
suddivisi in quelli che hanno una casa e in quelli che ne hanno più d’una.
Magari una caterva. Era subdolo e continua ad essere subdolo di non segnalare
che bisognava distinguere chi ha una casa e chi ne ha di più.
Il sistema di tassazione in soldoni era questo.
Pagavano delle imposte alla meno peggio tutti quelli che avevano più di una
casa, mentre non pagavano quelli che avevano una sola casa. Sembrava un
privilegio per gli abbienti e una discriminazione per chi non lo è.
Nella realtà non pagavano tutta una miriade di
possessori di una sola casa e non pagavano una delle loro case coloro che ne
avevano due o molte di più.
Per fare danari presto a causa di una congiuntura
economica dovuta a una statalizzazione eccessiva ed una punizione dei sistemi
produttivi ad opera magari anche della magistratura, vedi oggi il caso
ILVA/Riva, si è tassato tutta la categoria della prima casa, leggi anche tutta
la categoria di coloro che hanno una
sola casa, e coloro che avendone anche più di una, già pagavano per tutte le
loro abitazioni ad eccezioni di quelli da essi dedicata a prima casa.
Questa è stata la grossa trasformazione ed è
stata una trasformazione di carattere politico nel senso di attualità, ma
soprattutto di carattere ideologico. Finalmente per vie traverse e complicate
si sta toccando il sistema produttivo non statalizzato dei possessori di case
che tradizionalmente versano tasse allo stato e non ricevono invece contributi.
Il sistema di sanatoria però facendo pagare la
prima casa nella forma che abbiamo descritto non ha retto al mugugno dell’80 e
piu % degli italiani che posseggono una casa, gran parte dei quali sono i
possessori non della prima casa, come erroneamente si sintetizza, ma di una
casa.
Di qui l’abolizione in agosto dell’IMU sulla
prima casa. Un correttivo certamente, ma che non altera fino in fondo
un’ideologia politica retrò, che pretende di colpire tutti i sistemi produttivi
non statalizzati come i possessori delle case, i produttori che commerciano
mezzi e in definitiva producono ricchezza, che sarebbe facile dire che si
potrebbe sintetizzare con “dagli al ricco”.
Immaginiamo che tutto il sistema di coloro che
dichiarano guerra alla proprietà, al ricco, al produttore di ricchezze, ed
evviva i distributori di queste ricchezze e beni da parte di non precisati non
abbienti, sia formato da uomini in tuta e simili. Ma le cose non stanno così.
Perché a pilotare questo statalismo sono oggi i nostri grandi banchieri,
pubblici ma anche privati. E sostengono se non altro come lettrice di
quotidiani persone rispettabili, magistrati, categorie professionali che vivono
in stretto connubio con la tecnocrazia statale, genitori di giovani ed
educatori che inneggiano la palingenesi (trasformazione radicale di tutto).
Aggiungo gli studi statitistici fin dove sono
potuta arrivare.
***
2-
Prime riflessioni sui dati e
sulle politiche di tassazione
L'analisi dei dati sulle abitazioni in italia è operazione
semplicistica per la pubblica amministrazione, che ritrova studi effettuati da
agenzie immobiliari specializzate nel settore, impegnate negli anni soprattutto
a ricercare i valori medi delle abitazioni.
Di qui la Imu, nata forte dell'esistenza di valori catastali, altro non è
stata se non l'operazione di rivalutazione del 5%, e moltiplicazione della
rendita rivalutata per un coefficiente (moltiplicatore) variabile a seconda
della tipologia di immobile identificata dalla categoria catastale e al corrispondente
valore.
***
***
3- Le 11 classi
catastali
Lo studio della materia richiede la conoscenza in premessa delle classi
catastali degli immobili in italia.
Delle stesse 11 classi catastali è stato possibile reperire in rete studi
che a fronte della manovra del governo Monti, varata con il c.d. Decreto Salva
Italia, hanno potuto facilmente calcolare il gettito dell'imposta dell'anno
2012, proveniente dai proprietari di prima casa.
Si legge dalla tabella (vedi estratto) dello studio "rapporto osservatorio
UIL servizio politiche territoriali" quante sono le abitazione adibite a
prima casa e quanto è il gettito Imu da esse proveniente.
Nessun commento:
Posta un commento